Il Vaticano è in procinto di svelare il segreto degli archivi, il"papa di Hitler"- Interrompere le Bugie

Il Vaticano si offrono prossimo anno per gli storici e i ricercatori l'opportunità di studiare i documenti dell'Archivio segreto, cuscinetto il papa Pio XII (Eugenio Pacelli), in particolare sui suoi rapporti con la Germania nazista e l'Italia durante la Seconda Guerra mondialePapa Francesco ha fatto la promessa di quattro marzo, durante il suo incontro con il personale degli archivi. Eugenio Pacelli fu eletto papa nel marzo del, sei mesi prima dell'inizio della Seconda Guerra mondiale. Il tema dei suoi rapporti con i nazisti attivamente è stato studiato dagli storici, soprattutto perché si è attivamente accusato dalle vittime dell'Olocausto e i loro cari. Così, per esempio, la foto di papa Pio XII a Yad Vashem, memoriale dedicato all'Olocausto è accompagnato dalla scritta che indica che il papa"non intervenire", quando gli Ebrei di Roma, sono stati inviati ad Auschwitz.

Il Vaticano sostiene che, in un contesto di nazista minaccia che pesa sul Vecchio Continente, i cardinali avevano eletto Pacelli in basandosi sulla sua abilità diplomatica.

Il futuro papa aveva imparato l'arte della negoziazione per il suo lavoro in Germania, dove era nunzio apostolico tra il e il, periodo durante il quale egli aveva stabilito contatti personali e professionali, che non aggiungere risorse per mano dei suoi critici successivi. Tuttavia, ognuno di noi non è d'accordo con il punto di vista di Golda Meir lontano Quando, dieci anni fa, papa Benedetto XVI ha iniziato il processo di beatificazione di Pio XII, diverse organizzazioni ebraiche hanno condannato questa iniziativa. Il presidente del world jewish Congress, Ronald Lauder, per esempio, ha dichiarato che"fintanto che l'archivio che copre il periodo critico di - sono state mantenute riservate, e che non vi era alcun consenso sulle sue azioni o della sua inerzia, nel contesto della persecuzione di milioni di Ebrei durante l'Olocausto, la sua ascesa al rango della beata sarebbe fuori luogo e prematura."La declassificazione di gli archivi non cambia l'opinione della comunità ebraica di Roma in materia di Pio XII, scrive il rabbino capo della capitale, Riccardo Di Segni. Il reverendo Roberto Regoli, storico presso la pontificia Università gregoriana a Roma, pensa anche che l'inaugurazione dell'archivio non risponde chiaramente alla questione dell'atteggiamento del papa verso l'Olocausto, perché molti dei documenti sono già stati pubblicati su questo argomento da parte della Santa sede e dei sacerdoti in Germania. Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a voi Non dare il tuo consenso, l'autorizzazione Non essere sveglio, non può pretendere di copyright, questo è del tutto incompatibile con i principi universali che siamo.